DANNI
ALCUNI ESEMPI DI NOTI EDIFICI CHE FURONO COLPITI O DANNEGGIATI PER COMPRENDERE MEGLIO LE DISTRUZIONI CAUSATE DALLA GUERRA
Chiesa di San Francesco
Teatro Comunale
Chiesa di Santo Stefano
Strade di Cotignola
Municipio
Caserma - Magazzino del Comune - Negozi e macelleria
Palazzo Sforza
Torre D'Acuto
Monastero delle Orfane
Scuola Arti e Mestieri
Scuole Centro
DANNI
ALCUNI ESEMPI DI NOTI EDIFICI CHE FURONO COLPITI O DANNEGGIATI PER COMPRENDERE MEGLIO LE DISTRUZIONI CAUSATE DALLA GUERRA
Chiesa di San Francesco
Teatro Comunale
Chiesa di Santo Stefano
Strade di Cotignola
Municipio
Caserma - Magazzino del Comune - Negozi e macelleria
Palazzo Sforza
Torre D'Acuto
Monastero delle Orfane
Scuola Arti e Mestieri
Scuole Centro
DANNI
ALCUNI ESEMPI DI NOTI EDIFICI CHE FURONO COLPITI O DANNEGGIATI PER COMPRENDERE MEGLIO LE DISTRUZIONI CAUSATE DALLA GUERRA
Chiesa di San Francesco
Teatro Comunale
Chiesa di Santo Stefano
Municipio
Caserma - Magazzino del Comune - Negozi e macelleria
Palazzo Sforza
Torre D'Acuto
Monastero delle Orfane
Scuola Arti e Mestieri
Scuole Centro
DATI TRATTI DA UNA RICERCA SVOLTA DAGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “LUIGI VAROLI” DI COTIGNOLA (ISTITUTO COMPRENSIVO “DON STEFANO CASADIO”) DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 2022/2023 IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI COTIGNOLA.
DATI TRATTI DA UNA RICERCA SVOLTA DAGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “LUIGI VAROLI” DI COTIGNOLA (ISTITUTO COMPRENSIVO “DON STEFANO CASADIO”) DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 2022/2023 IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI COTIGNOLA.
Diverse granate colpirono la struttura provocando danni ingenti, tra queste ne ricordiamo cinque lanciate il 5 dicembre. Il 14 dicembre, in particolare, diverse granate caddero sul Convento provocando danni gravissimi. Il 10 dicembre alle ore 20 circa una granata colpisce la navata maggiore provocando danni rilevanti.
Molti muri erano stati completamente distrutti e quelli non ancora crollati ma pericolanti andavano abbattuti. La maggior parte della struttura era comunque da ricostruire. L’unico elemento della Chiesa ancora intatto era la Cappellina della Santissima Vergine Degli Angeli.
La ricostruzione è stata effettuata sopra le vecchie fondamenta, sfruttando anche le ultime parti rimaste in piedi. Parti delle fondazioni sono state ricostruite. Il materiale per le riparazioni era costituito in parte da mattoni di recupero.
La Chiesa era stata edificata nel decennio 1484-1494 e costruita secondo una purissima linea del gotico-romano. All’interno è conservato il corpo incorrotto del Beato Antonio Bonfadini, conosciuto meglio come il “Santo di Cotignola”, morto nel 1482, le cui spoglie erano state venerate dal Papa Clemente VIII nel 1598.
Pesantemente danneggiato durante la guerra.
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Non ricostruito, demolito in seguito al conflitto.
Il teatro, edificato intorno al 1840 su progetto di Girolamo Emiliani, conteneva in totale 42 palchi suddivisi tra piano terra, primo e secondo piano. Aveva una capienza massima tra le 500 e le 800 persone. Era stato costruito al posto del preesistente magazzino annonario. Dal 1935 era stato utilizzato anche come sala cinematografica.
I bombardamenti del 1944-45 distrussero completamente la facciata, il campanile quadrato, l’organo, il tetto e la navata maggiore.
Distrutta per un terzo. Campanile interamente distrutto.
Ricostruita con struttura differente.
Costruita nel 1376 e riedificata nel 1513. Il campanile è caratterizzato da base quadrata e struttura massiccia, tipico delle torri medievali.
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Distrutto da cima a fondo in seguito ai continui bombardamenti sulla città.
Attuale Municipio della cittadina di Cotignola.
Un palazzo costruito e coperto in cotto, elevato a tre piani fuori terra con torre per orologio con due campane, munito al piano terreno di loggiati con colonne in marmo. L’edificio era adibito a Residenza Comunale ma con spazi utilizzati da esercizi quali drogheria, caffè, negozio di tessuti e generi di monopolio.
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Parzialmente distrutto.
L’edificio non è più esistente, al suo posto c’è un parcheggio.
Fabbricato costruito e coperto in cotto, elevato a due piani da terra, adibito a caserma dei Carabinieri, con botteghe per pescheria e macelleria, vendita di terraglie, locali al piano superiore ad uso di civile, usati come uffici e magazzini del Comune nonchè ad uso eventuale di accantonamento militare.
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L’edificio è andato completamente distrutto in seguito allo scoppio delle granate e di missili aerei.
Oggi conserva inglobati in alcune sue parti elementi architettonici originari, tra cui ingresso del palazzo e rosone in cotto. Ricostruito fedelmente nel 1961, è attualmente adibito a museo storico.
Fabbricato costruito e coperto in cotto, elevato a due piani fuori terra, adibito a museo storico, archivio e biblioteca, eventualmente utilizzato per uffici, comandi e accantonamenti militari. Originariamente edificato nel 1376 da Giovanni Attendoli, padre di Muzio Attendolo, capostipite della dinastia Sforza. Dichiarato Monumento Nazionale per l’Arte e per la Storia nel 1892.
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Fu completamente distrutto e le fondamenta furono completamente divelte. Non fu più possibile ricostruire il fabbricato dove si trovava in precedenza in quanto il relitto di terreno su cui si trovava fu assegnato all’Istituto delle Orfane come ampliamento.
La nuova scuola Arti e Mestieri fu costruita in via Cairoli, alla confluenza con il prolungamento di via Roma.
L’edificio adibito a Scuola Arti e Mestieri era costruito e coperto in cotto ed elevato due piani sopra terra. Esisteva già da inizio Novecento, sorgeva in via Orfane ed era dotato anche di un ampio cortile. Vi venivano insegnati: pittura, intaglio, lavorazione del ferro battuto, ceramica ecc. Prima della guerra il fabbricato era stato rimesso a nuovo per venire incontro alle nuove esigenze della scuola.
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Venne raso al suolo.
Oggi sulla zona sorge la Casa di Riposo di Cotignola.
Istituito nel 1659 per volontà di Don Gaspare Bolis e destinato alla clausura delle clarisse. Con le soppressioni napoleoniche, il convento venne chiuso e successivamente fu adibito ad ospizio delle orfane. Ospitava ragazze dai 7 ai 14 anni.
Distrutta nella notte di capodanno del 1945 con tiri del artiglierie alleate e mine fatte brillare dai tedeschi.
Ridotta ad un ammasso di macerie. La campana in bronzo, risalente al 1616, rimase integra.
Ricostruita nel 1965 con particolari mattoni fatti a mano, circa 30.000 in tutto, provenienti da un antico edificio di Cotignola demolito.
Costruita nel XIV secolo per volere del condottiero Giovanni Acuto (John Hawkwood).
Fu soggetta a bombardamenti.
I vetri delle finestre furono frantumati dallo spostamento dell’aria creato dalle bombe. Cadde anche il grande soldato di bronzo costruito in onore ai caduti della Prima Guerra Mondiale.Colpito da diverse granate d’artiglieria, l’edificio riportò squarci sui muri, distruzione dei pavimenti, del tetto (soprattutto della palestra) e degli impianti di riscaldamento.
Il tutto venne ricostruito al costo di 1.964.090 lire
Inaugurata nel 1929. 27 finestre sulla facciata principale.
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